domenica 25 febbraio 2018

I sofisti e la nascita della paideia

Nel V secolo Atene raggiunge la cima del suo splendore. Sotto la guida di Pericle, ma anche successivamente, la città è città natale dei principali protagonisti dell cultura greca: i sofisti, Socrate e Platone.
Il termine sofista indica i primi insegnanti a pagamento degli aspiranti politi.Per questo motivo essi furono aspramente criticati dai loro contemporanei, ed erano offensivamente chiamati «prostituti della cultura».  Essi intendono insegnare l'aretè politica, cioè la tecnica con cui un uomo politico può sostenere in pubblico le proprie idee e tesi e sconfiggere gli avversari.

La nuova virtù consiste, quindi, nelle abilità del linguaggio. E i sofisti avevano due tecniche di insegnamento:

  1. la dialettica, ossia un serrato dialogo nel quale ciascuno tenta di provare la validità delle proprie idee confutando con quelle dell'avversario;
  2.   la retorica, cioè lunghi discorsi con i quali convincere un vasto uditorio. 
Accanto a queste tecniche, occorre un vasto sapere, e da qui i sofisti pongono il possesso di un sapere enciclopedico. Quindi lo scopo è una paideida greca, un sapere generale.
E' importante sapere che i sofisti ritengono che non esista alcuna verità assoluta:

  • Protagora di Abdera afferma:

« L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono in quanto non sono »;
ciò significa che la verità è quella che il singolo uomo vuole che sia.
  • Gorgia da Lentini afferma a sua volta: "Nulla è; Se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile; Se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri." per lui l'unica realtà è il linguaggio.
Per queste parole, i sofisti furono giudicati scettici e accusati di nichilismo. Essi hanno sostenuto l'inespugnabilità della virtù a tutti, contribuendo così alla democrazia del sapere. 
 Fonti: Libro scolastico, "EducataMENTE".
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Sofistica

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