Marco Fabio Quintiliano è stato un oratore romano e maestro di retorica per la prima volta stipendiato. Fu il più importante autore che si occupò di pedagogia in età imperiale.
Egli ci ha lasciato un'opera, la Institutio oratoria, con la quale intende ridare all'arte oratoria un fondamento culturale. Lo scopo di Quintiliano è formare il bonus orator, cioè colui che svolge una funzione etico-civile. Egli compone un'opera sull'educazione complessiva dell'oratore. L'Institutio oratoria espone gli aspetti dell'istruzione primaria e grammaticale.
Successivamente amplia il discorso fino all'attività dell'oratore adulto.
I caratteri dell'oratore sono: onestà, abilità nel parlare e la preparazione filosofica.
La riflessione di Quintiliano prende in considerazione le modalità di insegnamento e la figura del maestro. L'oratore quindi, secondo la sua impostazione, deve al suo completo sviluppo naturale.
La riflessione di Quintiliano prende in considerazione le modalità di insegnamento e la figura del maestro. L'oratore quindi, secondo la sua impostazione, deve al suo completo sviluppo naturale.
Egli inoltre fu l'unico del suo tempo a pronunciarsi contro le punizioni corporali.
Quintiliano fornisce anche un ritratto del maestro ideale, che deve:
- essere pratico, positivo e morale
- essere sensibile e coinvolgente
- rendere l'insegnamento naturale e divertente
- adeguare il metodo all'indole dell'allievo
- spronare con la lode
- concedere svago e gioco
Lo studente ideale, deve sviluppare nei confronti dell'insegnante un sentimento di obbedienza e di amore.
Quintiliano delinea il curricolo scolastico per la formazione degli oratori:
- in famiglia con l'intervento di nutrici, schiavi e pedagoghi;
- frequentazione della scuola del grammaticus con un insegnamento basato sulla lettura della poesia e sullastesura di testi;
- studio della retorica esercitandosi nelle narrazioni e nelledeclamationes.
Fonte: Libro scolastico, "EducataMENTE".
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