A cosa serve il linguaggio?
Ne il Maestro, Agostino d'Ippona (354-430) immagina, secondo l'esempio
dei dialoghi platonici, di cercare la verità in un dialogo serrato con
il figlio Adeodato. Nel passo che apre l'opera si anticipa già la
conclusione: il linguaggio non serve a trasmettere la conoscenza, ma a
richiamare ala mente ciò che è già depositato nella nostra anima.
- Il passaggio "insegnare tramite il richiamo alla memoria" ci ricorda
la teoria della reminiscenza di Platone che, però, viene
cristianizzato, come si capisce bene della conclusione de Il Maestro,
nel quale si parla del "maestro interiore".
Fonte: Libro scolastico "EducataMENTE".
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