lunedì 13 novembre 2017

La motivazione ad agire

Motivazione, che cos'è?  Essa è l'espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione. Da un punto di vista psicologico può essere definita come l'insieme dei fattori dinamici aventi una data origine che spingono il comportamento di un individuo verso una data meta; secondo questa concezione, ogni atto che viene compiuto senza motivazioni rischia di fallire.
La motivazione svolge fondamentalmente due funzioni: attivare e orientare comportamenti specifici. Nel primo caso si fa riferimento alla componente energetica di attivazione della motivazione. Nel secondo caso si fa riferimento alla componente direzionale di orientamento.
Le motivazioni dell'agire, non sono tutte identiche. Una prima grande differenza riguarda la loro origine. Alcuni fattori sono soggettivi, altri oggettivi: ossia che provengono dall'esterno. Un'altra distinzione è l'importanza. 
La fama dello psicologo statunitense Abraham Maslow, è legata alla teoria della motivazione; alla cui ha elaborato una classifica gerarchica. Perchè egli ha interpretato i fattori motivazionali come bisogni della persona.
I vari fattori innescano un complesso processo di attivazione.
Ciò significa che l'individuo percepisce stimoli interni ed esterni, li valuta e stabilisce l'obiettivo.
Lo studioso Julius Kuhl nel 1985 ha distinto due tipi di orientamento motivazionale: l'uno è centrato sull'azione, l'altro sulla situazione. Quest'ultimo è caratterizzato di chi non riesce a passare all'azione.

Fonte: Libro scolastico "EducataMENTE"

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