lunedì 7 maggio 2018

Sant'Agostino e il "maestro interiore"

Una posizione di apertura al sapere pagano è quella di Agostino, il quale ritiene che i modelli educativi e culturali classici siano utili in una prospettiva cristiana. Agostino incoraggia una collaborazione tra ragione e fede.
Nelle Confessioni, la sua opera autobiografica, Agostino delinea la sua concezione di insegnamento fondato sulla curiosità e sull'interesse dell'allievo.
Egli elabora sul proprio pensiero educativo le questioni relative al linguaggio. Per Agostino il maestro non può insegnare attraverso il linguaggio, perché esso è costituito di segni che possono essere compresi solo da chi conosce già le cose a cui si riferiscono.
Il maestro, attraverso il linguaggio, può soltanto stimolare l'allievo alla ricerca interiore della verità nella propria anima, cioè del proprio maestro interiore.
Per riassumere per egli l'allievo è il protagonista attivo, e non un ricettore passivo. Agostino da molta importanza all'allievo.
Tema importante nella pedagogia di Agostino è l'amore. Nella Prima catechesi egli considera l'amore anima dell'educazione: in ottica cristiana, l'amore tra maestro e allievo è un riflesso dell'amore di Dio.

Agostino si pone il problema della formazione dell'oratore sacro.

Nella sua formazione saranno fondamentali la cultura filosofica e l'approfondimento delle Sacre scritture. Tutte le discipline tradizionali dalla grammatica alla retorica, dalla matematica all'astronomia, diventano strumenti per leggere e comprendere la Bibbia.

Fonte: Libro scolastico, "EducataMENTE".

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